A cura di Irma Castillo e Ulises Mora
La Santeria, più correttamente definita Regla de Ocha, è la pratica religiosa più diffusa a Cuba.
Essa è il risultato del sincretismo tra la religione africana, di profonda influenza Yoruba (etnia della Nigeria), e quella cattolica degli spagnoli, incontratesi sull'Isola durante la colonizzazione avvenuta nell'800.
In questo periodo i colonizzatori europei tentarono di operare un processo di evangelizzazione per sottomettere completamente le popolazioni deportate dall'Africa: gli schiavi furono costretti a praticare molti riti cattolici ma, non volendo rinunciare alle proprie tradizioni, cominciarono ad identificare le loro divinità, gli Orishas, ai Santi cattolici, in modo da occultare gli antichi riti davanti alle autorità spagnole.
Con il passare del tempo questa "strategia" finì per operare una trasformazione profonda: non vi era più una netta divisione tra culto africano e quello cattolico; attraverso il processo di transculturazione tra le due credenze si è così realizzata una giustapposizione che ha dato vita ad una nuova religione, la "religione cubana".
Queste brevi notizie ovviamente non pretendono di dare una visione esaustiva della Santeria che, come ogni altro sistema religioso, ha una sua propria struttura, composta da gerarchie sacerdotali, liturgie, cerimonie
Occorre però aggiungere che, essendo un fenomeno culturale così ricco e complesso, la Regla de Ocha non rappresenta soltanto una religione ma un vero e proprio sistema filosofico che pone al centro l'uomo, la sua esistenza, le sue possibilità e il suo rapporto con le divinità.
Tutto ciò fa delle Santeria uno degli aspetti più interessanti e peculiari della cultura e dell'identità cubana.
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