A cura di Irma Castillo e Ulises Mora
Nicolás Cristóbal Guillén Batista
Nicolás Cristóbal Guillén Batista nasce il 10 luglio 1902 a Camagüey. Era appena un ragazzo quando perde il padre, ucciso durante la repressione di una sollevazione nel 1917.
La sua famiglia vive nella miseria, tirata avanti dalla madre che cercherà sempre, nonostante le dure condizioni economiche, di dare una vita dignitosa ai propri figli.
Il ricordo del padre emerge nella "Elegía camagüeyana", nella quale Guillén scrive: "Se mi si chiedete a quale classe sociale apparteneva la mia famiglia, io rispondo alla pequeña burguesía negra".
Guillén termina il liceo nel 1919 e comincia a pubblicare versi e a collaborare con alcune riviste importanti come Camagüey Gráfico e Orto.
Nel 1922 frequenta i corsi di Diritto all'Universidad de La Habana, che però abbandona presto a causa della situazione di degrado nella facoltà.
Di ritorno a Camagüey, Guillén dirige per qualche tempo la rivista Lys e lavora per il giornale El Camagüeyano. Nel 1926, ritorna a La Habana, dove trova lavoro nella Secretaría de Gobernación. In questo periodo si consolidano i suoi interesso per la letteratura e conosce Federico García Lorca, e viene inoltre invitato da Fernando Ortiz a partecipare ad alcune conferenze.
Nell'aprile del 1930 Guillén scrive "Motivos de sonW, pubblicati sul Diario de la Marina, che gli danno fama e risonanza popolare. Nel 1931 pubblica "Sóngoro cosongo", in cui ritroviamo poemi dedicati alla cultura mulatta, un libro di cui viene immediatamente riconosciuta l'importanza capitale per l'intero movimento culturale cubano.
Tra il 1931 e il 1934, Guillén si dedica ad analizzare la realtà cubana e dei paesi del Mar dei Caraibi. Nel 1934, in seguito al colpo di stato guidato da Batista, la situazione politica cubana si fa molto tesa: Guillén in "West Indies" esprime forti critiche verso il nuovo stato di cose a Cuba.
Nel gennaio del 1937 si reca in Messico per partecipare al congresso della Liga de Escritores y Artistas Revolucionarios de México. Qui conosce, tra gli altri, Diego Rivera e Alfaro Siqueiros. Nello stesso anno visita la Spagna e assiste a Barcellona al II Congreso Internacional de Escritores para la Defensa de la Cultura.
L'esperienza della guerra civile lo avvicina al Partito Comunista, nel quale militerà sino alla morte.
In Spagna conosce Antonio Machado, Pablo Neruda, Rafael Alberti, Octavio Paz e riallaccia i legami con Ernest Hemingway, conosciuto a Cuba.
Tornato a Cuba, Guillén si dedica alla vita politica, in un clima difficile in quanto il Partito Comunista era stato messo fuori legge dal regime del dittatore Batista.
Nel novembre del 1945 parte per un viaggio in America Latina, al termine del quale, due anni dopo, pubblica "El son entero".
Nel 1951 pubblica "Elegía a Jesús Menéndez", in omaggio al leader operaio cubano, suo amico e collaboratore.
Nel 1952 si dirige in Unione Sovietica, Cina e Mongolia. Al ritorno a Cuba scrive "Coplas de Juan Descalzo" e pubblica "Elegía cubana".
La situazione politica cubana dopo il golpe di Batista è diventata insostenibile, Guillén non può tornare in patria perché sarebbe arrestato immediatamente, ma la sua opera letteraria di denuncia dello stato di degrado di Cuba continua in tutte le sue opere.
Nel 1954 a Stoccolma riceve il Premio Lenin per la Pace.
Nel 1956 è a Parigi, Bucarest, Varsavia, Budapest, Praga, Bruxelles.
Nel 1959 da Buenos Aires pubblica "La paloma de vuelo popular". Nello stesso anno, dopo la vittoria dei "barbudos" a Cuba, torna all'Avana.
Nel 1961 viene fondata la Unión de Escritores y Artistas de Cuba (UNEAC), di cui Guillén viene eletto Presidente. Manterrà questa carica sino alla morte.
Nel 1960 pubblica "Prosa de prisa", raccolta dei suoi testi giornalistici. Nel 1967 pubblica "El gran zoo", e nel 1969 "Cuatro canciones para el Che". Nel 1972 escono "La rueda dentada" e "Diario que a diario". Nello stesso anno riceve, a Roma, il premio "Viareggio".
Guillén muore, dopo una lunga malattia, il 17 luglio 1989.
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